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POLITICA ECONOMICA
(obiettivi)
Obiettivi di apprendimento del corso: • Conoscenze e capacità di comprensione: - conoscenza dei modelli fondamentali della politica economica nei suoi aspetti microeconomici e macroeconomici; - comprensione dettagliata e capacità di descrivere le problematiche connesse alle decisioni delle autorità di politica economica; - conoscenza e capacità di applicazione delle conoscenze acquisite per l’analisi dei problemi sociali contemporanei, con particolare riferimento ai problemi connessi alla dinamica del potere d’acquisto delle famiglie, alla distribuzione delle risorse e ai problemi dell’occupazione; - conoscenza dell’assetto istituzionale pubblico italiano ed europeo con riferimento alle principali competenze in materia di politica economica generale, di politiche redistributive e di politiche per l’occupazione; - conoscenza e comprensione degli obiettivi e dei principali strumenti di politica economica. - comprensione del contesto teorico che analizza le interazioni tra decisioni di politica economica e sistema economico; • Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione: Le nozioni, i concetti e i modelli appresi consentiranno agli studenti di comprendere l’analisi teorica dei processi decisionali e dell’azione dei decisori pubblici, con riferimento alle politiche economiche in generale (microeconomiche e macroeconomiche), e alle politiche ambientali in particolare. Le conoscenze apprese durante il Corso consentiranno agli studenti di identificare e di valutare le conseguenze sociali delle politiche economiche, nazionali e europee, in termini di dinamica dei prezzi e del costo della vita, di impatto sulla disoccupazione e sul benessere. Gli studenti saranno in grado di valutare le potenzialità e i limiti derivanti dal grado di apertura internazionale dell’economia italiana e dalla sua appartenenza all’Unione europea. Le conoscenze apprese sugli strumenti di politica ambientale permetteranno agli studenti di valutare le relazioni tra il sistema economico-produttivo e l’ambiente, inteso sia come opportunità per le imprese (fonte di input e servizi), sia come vincolo (scarsità di risorse naturali, passaggio a fonti alternative, rischi connessi al cambiamento climatico); di comprendere come le autorità di politica ambientale possano correggere le imperfezioni nel funzionamento dei mercati. • Autonomia di Giudizio Quanto appreso può essere utilizzato per valutare in maniera critica e costruttiva l’origine dei problemi di politica economica e l’adeguatezza delle soluzioni di policy in presenza di vincoli quali le pressioni politiche, i limiti di bilancio e le crisi finanziarie, i rischi climatici. • Abilità comunicative Sapere presentare tematiche complesse e articolate in maniera formale e rigorosa; capacità di esporre con chiarezza le problematiche di politica economica di cui devono tenere conto i policy makers, di prefigurare scenari e possibili interventi a interlocutori specialisti e non specialisti. • Capacità di apprendere Il corso si propone di fornire agli studenti le competenze formali per saper interpretare le problematiche di politica economica, leggere e comprendere pubblicazioni scientifiche sul tema, commentare le scelte di politica economica dei governi, consultare e utilizzare banche dati.
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ZOLI MARIANGELA
( programma)
Il corso si articola in tre parti. La prima parte presenta il quadro generale della politica economica, introducendo i fondamenti e i principali metodi di analisi, i limiti dell’intervento pubblico e l’interazione strategica tra i diversi attori. La seconda parte analizza alcuni dei principali settori della politica economica. La terza parte si sofferma in particolare sull’analisi delle principali problematiche ambientali e sul ruolo fondamentale dei vari strumenti di politica ambientale. Nello specifico, il corso è così suddiviso: Prima parte: 1. Introduzione alla Politica Economica: le motivazioni dell’intervento pubblico - Le funzioni essenziali dello Stato - I fallimenti del mercato e i teoremi del benessere 2. I limiti della Politica Economica - L’incertezza sui modelli - La politica economica in condizioni di incertezza - Le aspettative razionali e la critica di Lucas - I limiti dell’informazione - I limiti della benevolenza: la teoria economica della burocrazia e della corruzione Seconda parte: - Politica fiscale - Politica di bilancio - Politica monetaria - Politiche dell’occupazione - La redistribuzione del reddito: combattere povertà e disuguaglianza - I sistemi di welfare: sicurezza e previdenza sociale Terza parte: - Crescita, progresso tecnico e risorse naturali - Modello energetico e climate change - Inquinamento e strumenti di intervento: strumenti command and control; tasse e diritti negoziabili - Un “Green New Deal” per risolvere la duplice crisi economica ed ambientale Materiali di studio: - Benassy-Quéré et al. (2012), Politica economica. Teoria e pratica. Il Mulino, Bologna. Capitoli 1, 2, 4, 7, 8. - Castellucci (2015), Appunti di politica economica ambientale, Esculapio, Bologna. Tutto • Materiale on line
 Per ogni argomento previsto nel programma vengono rese disponibili agli studenti le slides presentate a lezione, contenenti tutti i riferimenti bibliografici necessari per la preparazione dell’esame e come spunto per ulteriori approfondimenti. Il materiale didattico è disponibile sul sito personale del docente. Testi di riferimento: Marani U., Canale R., Napolitano O., Foresti P., Politica Economica. La teoria e l’Unione Europea, Hoepli, Milano, 2008. Sachs J.D.- Larrain F., Macroeconomia e politica economica, Estratto, Società editrice il Mulino, 2005. Castellucci L., Appunti di politica economica ambientale, Esculapio, Bologna, 2 ediz.,2013. Tietenberg, T. (2006), “Economia dell’ambiente”, McGraw Hill Italia, Milano.
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZA DELLE FINANZE
(obiettivi)
Obiettivi di apprendimento del corso: Il corso è una trattazione a livello introduttivo - intermedio, con un moderato uso del formalismo matematico, dei principali concetti, metodi di analisi e risultati della materia, con l’obiettivo di addestrare alla loro comprensione e utilizzo critici sia nell’attività pratica che nello studio più avanzato. Lo studente dovrà dimostrare l’apprendimento e la comprensione dei concetti di base dell’economia del benessere, con particolare attenzione ai criteri di efficienza ed equità, alla misurazione del benessere sociale e alla valutazione delle scelte sociali. Dovrà inoltre aver compreso ed essere in grado di discutere criticamente i principali “fallimenti del mercato”, (beni pubblici ed esternalità in primis), in modo da identificarne l’origine ed i possibili rimedi. Dovrà dimostrare capacità di discussione con riferimento alle principali modalità di intervento pubblico (fornitura di beni pubblici e privati, tassazione, strumenti di intervento per la correzione delle esternalità, ecc…) ed alla loro desiderabilità in termini di efficienza ed equità; infine, lo studente dovrà mostrare di aver appreso i concetti basilari per l’analisi dei meccanismi di scelte pubbliche.
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D'AMATO ALESSIO
( programma)
Il programma di ricerca dell’economia pubblica - alias scienza delle finanze - è incentrato sulla distinzione-relazione tra l’economia degli interessi privati – gli interessi che sono rivali tra gli individui - e l’economia degli interessi pubblici – gli interessi che sono condivisi tra gli appartenenti a una comunità politica. I temi centrali di questa materia sono (i) l’analisi normativa – efficienza ed equità - dell’allocazione delle risorse nelle aree commerciale e non commerciale, e (ii) l’analisi positiva – effetti e teorie esplicative - dell’azione economica pubblica. Principali argomenti:
Economia del benessere e funzioni del benessere sociale. Valutazione delle scelte sociali Beni pubblici Fornitura pubblica di beni privati Esternalita’ Teoria delle scelte pubbliche Il sistema tributario L’incidenza delle imposte Tassazione e efficienza
 Testi consigliati Stiglitz J.E., Economia del settore pubblico, Vol 1: Fondamenti teorici, 2e italiana, Hoepli 2003.
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO
(obiettivi)
Obiettivi di apprendimento del corso: Comprendere il funzionamento e la specificità delle banche ed il loro ruolo nel sistema dell’intermediazione. A questo fine si affrontano le diverse aree gestionali della banca da quelle tipiche e tradizionali dell’intermediazione fondi e dei servizi di pagamento sino a considerare quelle più innovative connesse all’offerta di servizi di gestione alla clientela. Dopo aver collocato i differenti business nell’ambito dell’evoluzione dei modelli di intermediazione si riflette sull’unitarietà evolutiva ed economica delle gestioni bancarie. Appare infatti chiaro che le soluzioni di intermediazioni tradizionali generano ed impongono l’adozione di modelli di servizio più avanzato che spesso si sganciano dalla gestione del denaro. In questa prospettiva va vista anche la diversa esposizione ai rischi e le modalità di gestione degli stessi. Ugualmente l’evoluzione dei modelli di business ha riflessi sugli assetti organizzativi ed operativi.
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FILOTTO UMBERTO
( programma)
Il programma del Corso si articola in 5 aree tematiche: o L’evoluzione dei modelli di intermediazione (MI) o Le aree gestionali (R&I) o Rischi, capitale e liquidità (RCL) o La gestione economica (CEBEF) o L’organizzazione e la strategia (O&S) o La regolazione (N&R) o La legalità (L) 1 (1 MI) Presentazione del Corso. . 2 (2 MI) I modelli dell’intermediazione bancaria Intermediari deposit funded 3 (3 MI) I modelli dell’intermediazione bancaria Intermediari intermediari mobiliari 4 (4 MI) I modelli dell’intermediazione bancaria Gli intermediari market funded 5 (1 R&I) La raccolta: i bisogni La raccolta: i depositi 6 (2 R&I) La raccolta: da PCT a cartolarizzazione
7 (3 R&I) La raccolta indiretta
8 (4 R&I) I prestiti: rischio di credito definizione e gestione
9 (5 R&I) Valutazione del rischio ex-post 10 (6 R& I) Politica dei prestiti 11 (7 R&I) La gestione del portafoglio prestiti 12 (1 CEBEF) Il bilancio 13 (2 CEBEF) Il conto economico 14 (3 CEBEF) Lo stato patrimoniale 15 (4 CEBEF) Equilibrio finanziario 16 (1 RCL) Risk management 17 (2 RCL) Rischio di credito 17 (3 RCL) Il rischio di liquidità e operativo 18 (3 RCL) La gestione del capitale 19 (4 RCL) Capitale: i rischi 20 (5 RCL) Capitale: i controlli 21 (1 O&S) L’organizzazione della banca
22 (2 O&S) Le strategie 23 (1 N&R) L’impostazione della regolazione 24 (2 N&R) Le autorità di controllo 25 (3 N&R) L’efficienza e l’efficacia della regolazione 26 (1 L) La tutela della legalità 27 Svolgimento e discussione della prova simulata di esame Conclusione del Corso
 Il materiale didattico è disponibile sul sito: http://www.economia.uniroma2.it/bancafinanza/ Il libro di testo utilizzato è AAVV, Banca – Economia e gestione, a cura di, Mottura P., Paci S., Egea, Milano 2009
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SECS-P/11
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Attività formative affini ed integrative
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