| PROTEZIONE INTERNAZIONALE DEL PATRIMONIO CULTURALE A
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso mira a dotare gli studenti degli strumenti concettuali e delle nozioni di base necessarie per comprendere e contestualizzare le fonti di diritto internazionale in materia di protezione del patrimonio culturale. L’accesso diretto a tali fonti e la loro analisi ha l’obiettivo da un lato di fornire i principali parametri di riferimento per essere in grado di cogliere le loro implicazioni operative in molteplici settori del mondo del lavoro relativo ai beni culturali, d’altro lato di offrire più ampi orizzonti alla riflessione personale sull’importanza, la funzione e dunque la gestione e la fruizione di tali beni.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio erogante previsti dalla scheda SUA-CdS (quadri A.4.b.2, A.4.c), l'attività formativa di questo modulo si propone di portare gli studenti alla conoscenza e capacità di comprensione delle fonti di diritto internazionale che, in modo sempre più incisivo, non soltanto coordinano e rafforzano ma anche orientano ed arricchiscono di stimoli l’impegno degli Stati nella protezione del patrimonio culturale.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: L’obiettivo è sviluppare le capacità di applicare conoscenza e comprensione agli di protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale imposti dall’ordinamento internazionale, con particolare riferimento ai processi di “patrimonializzazione” dei siti del patrimonio mondiale e degli elementi del patrimonio intangibile ed al loro uso in ambito culturale e didattico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Gli studenti sono messi in grado di sviluppare autonome capacità di giudizio in merito alla rilevanza ed adeguatezza dei dati che vengono trasmessi ai comitati incaricati di gestire le liste del patrimonio mondiale e del patrimonio intangibile, nonché all'efficacia anche degli altri trattati conclusi all'UNESCO per la protezione del patrimonio culturale
ABILITÀ COMUNICATIVE: Lo sviluppo delle abilità comunicative riguardo ai contenuti ed all’efficacia del dialogo tra autorità nazionali ed internazionali in merito alla protezione del patrimonio culturale, utilizzando adeguatamente la terminologia scientifica in ambito giuridico internazionale, viene stimolato attraverso dibattiti svolti in classe sul commento di documenti di particolare interesse.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Le capacità di apprendere saranno sollecitate anche in vista di attività di ricerca: le lezioni frontali saranno svolte in modo attivo con discussioni per la soluzione di nodi problematici, saranno affiancate dal confronto con le fonti documentali e con la bibliografia scientifica in ambito giuridico internazionale, con particolare riferimento al contesto dell’UNESCO, preferendo l’utilizzo delle fonti documentali in lingua ufficiale (inglese o francese), e integrate con conferenze tenute da funzionari esperti dell’applicazione in Italia delle convenzioni dell’UNESCO, in servizio presso il Ministero per i beni e le attività culturali e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
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Codice
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804002010 |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
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Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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IUS/13
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Ore Aula
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30
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Ore Studio
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale Unico
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Docente
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MUCCI FEDERICA
(programma)
La protezione degli interessi globali nell’ordinamento giuridico internazionale
o Introduzione al sistema giuridico internazionale
o Principali soggetti ed attori
§ Stati ed organizzazioni internazionali
§ Il ruolo indiretto giocato dalle organizzazioni internazionali non governative
o Struttura delle norme
§ Obblighi erga omnes
§ Obblighi erga omnes partes
Principi fondamentali alla base della protezione del patrimonio culturale nell’ordinamento giuridico internazionale
o Patrimonio e diritti umani
§ Il patrimonio culturale quale patrimonio comune dell’umanità
§ La protezione del patrimonio comune dell’umanità quale diritto umano “di terza generazione”
§ Lo sviluppo culturalmente sostenibile: una sfida, un’opportunità
o Patrimonio e pace
§ Le prime norme internazionali sul patrimonio culturale nel diritto dei conflitti armati che vietavano il saccheggio e l’attacco
§ La restituzione dei beni culturali illegalmente rimossi e il rispetto del pluralismo culturale quali condizioni per ristabilire la pace e la sicurezza nelle decisioni del Consiglio di sicurezza delle NU
La protezione disposta da trattati internazionali a livello universale, il sistema convenzionale dell’UNESCO per la protezione del patrimonio culturale
o Obblighi di salvaguardia e di rispetto: la Convenzione de L’Aja del 1954 per la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato ed i suoi due Protocolli
o Nazionalismo culturale c. universalismo culturale? La Convenzione di Parigi del 1970 sui mezzi per proibire e prevenire l’importazione, l’esportazione ed il trasferimento di proprietà illeciti dei beni culturali e la Convenzione UNESCO/UNIDROIT di Roma del 1995
o Una protezione specifica per siti “di eccezionale valore universale”: la Convenzione di Parigi del 1972 sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale
o Una garanzia di protezione per “il più grande – sommerso – museo del mondo”: la Convenzione di Parigi del 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo
o Iniziative a livello regionale: l’azione del Consiglio d’Europa in particolare
Il completamento del sistema UNESCO e l’ampliamento dell’oggetto di protezione: dai “tesori nazionali” ai saperi tradizionali ed ai beni e servizi culturali
o Oltre il concetto “classico” di patrimonio: la Convenzione di Parigi del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile
§ Un ruolo specifico per le organizzazioni non governative nella struttura della Convenzione
o La diversità culturale essenziale quanto la biodiversità, da proteggere nel mondo globalizzato: la Convenzione di Parigi del 2005 per la protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali
§ Di fronte al problema della “frammentazione” del diritto internazionale: punti di contatto con il lavoro di altri fori internazionali (in particolare WIPO, WTO e UNCTAD)
La complementarità dei livelli internazionale ed interno di protezione
o Le convenzioni internazionali che mirano principalmente a risolvere questioni di giurisdizione
o Le convenzioni internazionali che mirano principalmente a creare un sistema di responsabilità condivisa
o Il necessario impegno volontario dello Stato sul cui territorio il bene è localizzato
o “Mezzi morbidi di attuazione forzata” per garantire una protezione il più efficace possibile
Una protezione basata su specifiche norme di diritto internazionale generale, un processo in corso
o Il divieto già consolidato del saccheggio dei beni culturali durante i conflitti armati
o La Dichiarazione UNESCO del 2003 e la prassi internazionale sulla distruzione intenzionale del patrimonio culturale: dai monumentali Buddha di Bamiyan a Palmira e Timbuctu
o La Dichiarazione UNESCO del 2001 che afferma che la diversità culturale costituisce un patrimonio comune dell’umanità
 Federica Mucci, La diversità del patrimonio e delle espressioni culturali nell’ordinamento internazionale. Da ratio implicita a oggetto diretto di protezione, Napoli, Editoriale Scientifica, 2012, ISBN: 978-88-6342-393-8
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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